l settore delle fonderie, come il mondo industriale in generale, sta affrontando un periodo eccezionalmente ricco di sfide.
La pandemia, la crisi energetica, le tensioni geopolitiche sfociate in veri e propri conflitti hanno reso sempre più complesso capire il presente e immaginare il futuro.
Un contesto che rende molto difficile, fra l’altro, decifrare le prospettive future per quanto riguarda le materie prime. L’invasione dell’Ucraina e le sanzioni decise dall’Ue verso la Russia hanno riportato al centro del dibattito il tema della sicurezza degli approvvigionamenti come non accadeva, forse, dai tempi della guerra fredda. Dall’altro lato, il percorso verso la transizione ecologica impone la necessità di ripensare abitudini e processi consolidati da decenni, per trovare il giusto compromesso fra sostenibilità economica delle produzioni, riduzione delle emissioni dirette, decarbonizzazione delle supply chain.
Quali saranno quindi le materie prime del futuro? Ci troviamo davvero all’alba di una rivoluzione? Dobbiamo aspettarci nuove tensioni su offerta, domanda e prezzi? Come devono attrezzarsi le imprese per gestire il nuovo scenario? E ancora, quali saranno le strategie della prossima Commissione europea per raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal?
A queste e ad altre domande proveremo a dare qualche risposta, grazie al contributo di autorevoli relatori esperti in materia, il prossimo 21 giugno a Soave, in provincia di Verona, durante il convegno pubblico organizzato in occasione dell’Assemblea Generale delle fonderie associate ad Assofond.
Clicca qui per scaricare il programma.